Workshop di fotografia – consigli per viverlo al meglio

In questi ultimi tempi si è visto un fiorire di workshop di fotografia di vario genere senza dubbio legati al fenomeno di massa quale questo hobby sta diventando.

Ognuno ha il proprio modo di vivere la fotografia: per alcuni è solo e puramente un bel passatempo, per altri una maniera per ricordare i momenti salienti della propria esistenza, per altri ancora si tratta di impiegare in maniera ragionata il proprio tempo libero. Questi ultimi soggetti vivono di fotografia e la reflex è nei propri pensieri ogni qualvolta gli si presenti davanti un qualcosa che meriti di essere impresso in un file digitale, per poi farne svariati usi. Può capitare infatti che proprio quella immagine venga premiata ad un concorso fotografico o venga richiesta per una pubblicazione su carta, oppure ancora che che un giorno si decida di scegliere fra le foto del proprio archivio per allestire una piccola mostra personale.

I geni della fotografia esistono ma non sono così comuni e quindi per fare il salto di qualità è importante soprattutto l’impegno: studiare, imparare ed applicare ciò che si è letto su libri o sul web, e magari iscriversi a qualche workshop di fotografia.

Ed io sostengo che in fotografia la regola del “non si finisce mai di imparare” vale più che mai.

Nel mio piccolo ho fatto più o meno il percorso che fa ognuno, non fermandomi però alle semplici foto ricordo ma proseguendo il mio cammino fino a trovare nella fotografia un vero e proprio mondo ricco di soddisfazioni e nuovi stimoli per fare sempre meglio. Sempre nel mio piccolo ho avuto la fortuna di partecipare ad alcuni workshop per poi passare dall’altro lato della cattedra portando le mie conoscenze negli anni scorsi in tre workshop di fotografia di paesaggio in montagna.

Anche il 2016 vedrà i docenti Clickalps proporre molti appuntamenti per tutti i gusti, personalmente sarò impegnato in tre eventi già programmati (altri sono ancora da concretizzare) e il primo appuntamento sarà all’Alpe di Siusi il 28 e 29 maggio assieme al bravissimo Manfred Kostner e già al completo.

Workshop Alpe di Siusi

Alpe di Siusi – Programma e iscrizione

Seguirà un classico alle Tre Cime di Lavaredo il 2 e 3 luglio assieme a Nicola Bombassei. Tutti i fotografi di paesaggio almeno una volta nella vita calpestano le pietre e i ghiaioni che circondano questi colossi dolomitici. Le Tre Cime di Lavaredo sono forse le vette più fotografate dell’intero arco alpino, però ogni volta trovarsele di fronte riempie gli occhi e fa sobbalzare il cuore, invito caldamente gli interessati a farsi avanti perché la meta è sempre molto richiesta.

Workshop - Tre Cime di Lavaredo

Tre Cime di Lavaredo – Programma e iscrizione

Ad agosto poi per i più avventurosi e per gli amanti della natura abbiamo pensato ad una splendida novità assoluta. Proponiamo una due giorni full immersion del verde paradiso di Mondeval. Il 6 e 7 agosto con Diego Cuzzolin andremo a conoscere quello che io ritengo uno fra i luoghi più naturali delle Dolomiti. Sulle orme del cacciatore che qui visse nel lontano mesolitico sosteremo dal tramonto all’alba in questa leggendaria conca, la magia del piccolo laghetto alpino dove il Pelmo vi si specchia con maestosa imponenza vi farà innamorare di questo luogo.

Workshop - Mondeval

Mondeval – Programma e iscrizione

Invito tutti gli interessati ad approfondire gli argomenti legati alla fotografia di paesaggio a valutare l’iscrizione ad uno o più workshop, è sempre una bella esperienza formativa. La possibiltà di interagire confrontandosi con l’esperienza dei fotografi docenti permetterà di capire quale sia il miglior approccio ad essa.

Per darvi modo di vivere al meglio un workshop Clickalps, o comunque un qualsiasi altro workshop di fotografia di paesaggio organizzato in ambiente alpino voglio dare qui alcuni consigli utili.

SCEGLIERE con CURA IL PROPRIO WORKSHOP IDEALE

  • Volete partecipare al prossimo workshop che si terrà sulla vetta del Kilimangiaro ma non amate la montagna e la fatica? Direi che partite già con il piede sbagliato, meglio non pensarci nemmeno.
  • Volete fotografare un alba da capogiro seguendo i consigli del docente al vostro fianco ma nella vostra vita normale la sveglia è puntata in maniera imperativa non prima delle 10 del mattino? Valutate bene se sarete in grado di cambiare repentinamente le vostre abitudini perché l’alba non aspetta e il mattino ha l’oro in bocca, spesso anche la notte!
  • Amate pranzi e cene luculliane e il termine panino al volo non è presente nel vostro dizionario? Nemmeno questi sono ingredienti che fanno parte di un workshop di paesaggio, spesso un pasto frugale è necessario perché la luce non aspetta le nostre abitudini culinarie.
  • Internet e wifi sono per voi qestione di vita o di morte? La loro mancanza potrebbe causare seri attacchi d’ansia? No no, dimenticate un workshop di paesaggio in montagna perchè per fortuna queste comodità non sono arrivate ancora ovunque e comunque ogni tanto può essere piacevole staccare anche forzatamente dal mondo.

In pratica il mio consiglio è di leggere accuratamente il programma del workshop e se non è chiaro in qualche punto informatevi prima contattando gli organizzatori, giusto per evitare sorprese. Valutate bene il programma e da chi è organizzato l’evento. Un prezzo basso può essere allettante ma per evitare di ritrovarvi all’addiaccio nel bel mezzo del nulla preferite una proposta chiara e articolata dove non ci siano dubbi di nessun genere. Inoltre nel programma deve essere sempre ben specificato cosa sia compreso nel prezzo e cosa non sia compreso.

Inoltre una regola fondamentale è che le fotografie migliori vanno guadagnate spesso con fatica e sacrificio e quindi è importante essere molto elastici e soprattutto motivati. Un workshop di paesaggio, a maggior ragione in montagna, non è una vacanza e nemmeno un week end rilassante, questo fattore non si deve mai dimenticare.

Una volta deciso che “ok….questo è il programma perfetto, non posso mancare!”  bisognerà preparare con cura il materiale da portare con sé.

La prima cosa sarà leggere con cura il manuale di istruzioni della vostra reflex (questo sconosciuto), perché nessun docente potrà conoscere meglio di voi la vostra attrezzatura. Durante la lezione teorica può capitare di udir pronunciare parole quali istogramma, avviso alte luci bruciate, livella elettronica e altre stregonerie, l’allievo dovrà perlomeno sapere come tirar fuori dalla propria reflex queste informazioni, sarà invece compito del docente spiegare il modo di utilizzarle al meglio. Il mio consiglio è quindi di impiegare un po’ del proprio tempo nella lettura del manuale e nel dubbio portarlo con sé nello zaino se non vi sentite completamente padroni del vostro mezzo.

_MWorkshop Tre Cime di Lavaredo - settembre 2015 Workshop Cinque Torri - luglio 2015

Il resto dell’attrezzatura è altrettanto importante, alcuni elementi sono veramente essenziali soprattutto se le vostre intenzioni sono di andare oltre la semplice foto ricordo, ma se così non fosse presumo non vi sareste mai iscritti ad un workshop! Quindi il treppiede deve essere la vostra ombra. Il suo utilizzo non è obbligatorio in ogni momento ma in condizioni di luce particolare come possono essere le le albe, i tramonti, la notte, esso diventa indispensabile per un risultato impeccabile. La scelta del treppiede va fatta in base all’attrezzatura che intendete agganciarvi sopra in relazione alla portata di testa e gambe, e considerando anche il peso dello stesso. Un treppiede da studio è indubbiamente stabile ma il suo peso può superare facilmente i 3 chilogrammi, portarlo agganciato allo zaino sarebbe un’impresa. Meglio trovare un compromesso e sceglierne uno robusto, sufficientemente stabile ma allo stesso tempo dal peso contenuto, o comunque quello che voi siete disposti a portarvi appresso. Se non avete ancora un treppiede lasciatevi consigliare contattando i docenti o amici fotografi più esperti evitando di lanciarvi in acquisti azzardati.

Workshop Limedes / Lagazuoi - luglio 2014 Workshop Tre Cime di Lavaredo - settembre 2015

Stesso discorso per il parco ottiche. Generalmente per il paesaggio si utilizzano sia lenti grandangolari, sia teleobiettivi in grado di isolare i dettagli. L’ideale è riuscire a coprire le focali che vanno dai 16 ai 200 millimetri per le full frame, nel caso di APS-C si parte invece dai 10 millimetri circa per avere un sufficiente angolo di inquadratura. Ma se vi manca qualche millimetro non affannatevi, magari durante i giorni di corso sarete in grado di capire quali ottiche fanno al caso vostro e di conseguenza non sbagliare gliacquisti futuri. Ricordate che in genere se compatibili con le vostre reflex i docenti saranno ben lieti di farvi provare le loro ottiche e quindi cambiare di punto in bianco il vostro modo di vedere attraverso il mirino.

Workshop Cinque Torri - giugno 2015

Abbiate cura di portare con voi tutti gli accessori che avete in dotazione e non dimenticate il caricabatterie (l’accessorio più banale ma che crea i problemi maggiori se non c’è). La cosa molto interessante ai workshop è che ogni partecipante ha il proprio kit personale e ci sarà la possibilità di vedere e magari di provare qualcosa di nuovo che vi potrà essere utile in futuro.

Il trasporto del materiale durante il workshop è fondamentale. Considerate che in queste attività ci si muove molto e spesso. In genere la parte teorica e sul campo viene svolta in una location, poi ci si sposta altrove per il tramonto, l’alba sarà quasi inevitabilmente in una terza posizione e così via. Questo per dare modo agli allievi di scattare molte foto e in diverse condizioni di luce. Comunque più in generale è il fotografo di paesaggio che segue la luce, mai viceversa. Quindi uno zaino adatto al trasporto sia dell’ attrezzatura che di acqua, cibo e soprattutto indumenti di ricambio è indispensabile. Non deve essere per forza un costosissimo zaino fotografico, va benissimo anche uno zaino da montagna, l’importante è che ci stia tutto e che l’attrezzatura viaggi sulla vostra schiena comoda e protetta da eventuali colpi e cadute accidentali. Comodità significa anche minor sforzo fisico e quindi i giorni di workshop, e in generale tutte le vostre uscite fotografiche assomiglieranno meno ad una una massacrante scarpinata diventando invece una splendida escursione che è ben diverso.

Workshop Cinque Torri - giugno 2015 Workshop Tre Cime di Lavaredo - settembre 2015 Workshop Tre Cime di Lavaredo - settembre 2015 Workshop Tre Cime di Lavaredo - settembre 2015

Ad ogni modo ricordate sempre che un workshop non finisce mai e per la concezione che abbiamo noi di Clickalps, nel limite delle nostre possibilità, non ci tiriamo mai indietro nel dare consigli o suggerimenti agli allievi che partecipano agli eventi organizzati da noi. La priorità è che l’allievo sia pienamente soddisfatto e abbia chiaro tutto ciò che è stato trattato, lo dimostra il fatto che le persone ritornino a più eventi, anche per il clima di amicizia che si instaura fra le persone del gruppo. Ecco, l’unica cosa per cui non siamo ancora organizzati è il meteo. La speranza di una luce che dia il massimo di sé è nel cuore di tutti i fotografi di paesaggio, lo è anche per i docenti della school. Può capitare però che i nostri desideri non vengano esauditi. Buona regola è mai desistere ed essere in grado di scattare una fotografia in tutte le condizioni di luce e di meteo, ricordando che anche le situazioni più disastrose possono trasformarsi in condizioni da urlo, dove la natura da il meglio di se, sarà belle rivedere i propri scatti e pensare “per fortuna che io c’ero!”

Workshop Limedes / Lagazuoi - luglio 2014 Workshop Limedes / Lagazuoi - luglio 2014 Workshop Limedes / Lagazuoi - luglio 2014

La cosa più importante è divertirsi!
divertirsi imparando e con la consapevolezza di fare un’ attività in grado di dare molte soddisfazioni, la fotografia!

Vi aspetto ad uno dei workshop che mi vedranno presente come docente assieme agli altri fotografi del team!